Frutto di un’accurata ricerca condotta su più fronti, il volume propone un ritratto di Montecchio basato su documenti d’archivio, in larga parte inediti, ai quali si aggiungono ricordi e immagini provenienti dalle raccolte delle famiglie, a ricostruire il volto di un luogo che ha subito nei secoli profondi mutamenti. Ricordato soprattutto per l’esplosione della polveriera che il 21 gennaio 1944 distrusse quasi completamente gli edifici del paese, Montecchio ha in realtà una storia assai ricca, tutta da scoprire: dopo la distruzione del castello, uno tra i più antichi della zona (risale almeno al 1069), la frazione di Sant’Angelo in Lizzola si è sviluppata ai piedi del colle, lungo le strade che da Pesaro conducono in Urbino e verso la Romagna, e già sul finire del XVI secolo la locale osteria era tra i principali punti di sosta della zona. Crocevia di incontri e di scambi, Montecchio ha saputo reagire alla distruzione della guerra diventando negli anni Sessanta del ‘900 il vivace centro che oggi conosciamo, uno dei punti di maggiore sviluppo industriale e demografico della nostra provincia.

Il volume può essere richiesto al Comune di Sant'Angelo in Lizzola.

Leggi la presentazione del volume e i saluti degli amministratori (aprile 2009)

Guido Formica - sindaco di Sant’Angelo in Lizzola

Palmiro Ucchielli – Presidente della provincia di Pesaro e Urbino

Cristina Ortolani – autrice del volume

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